Accettare il proprio corpo per vivere al meglio la sessualità
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Quando la società ci dice ciò che è bello
Se ti chiedessero di descrivere la bellezza fisica con degli aggettivi, probabilmente ti verrebbero in mente magro, alto, abbronzato, muscoloso. Questo perché la società, attraverso il bombardamento di immagini su tv, riviste e social, detta canoni di bellezza a cui tendere e – volente o nolente – questi canoni ci influenzano.
Ad essere condizionata notevolmente è la sfera sessuale per cui la corporeità riveste un ruolo di fondamentale importanza. Come fare a vivere l’intimità se si pensa che il nostro corpo sia distante dagli schemi di bellezza comunemente condivisi? Come trovare il coraggio di spogliarsi davanti al partner se si crede che il proprio peso o aspetto fisico non siano all’altezza della situazione? La soluzione sta nell’accettare il proprio corpo e amarsi per come si è. Scopriamo come.
Come accettare il proprio corpo per avere una buona vita sessuale
Come detto, ogni giorno siamo sommersi da messaggi che ci ricordano cos’è la bellezza. Spot di creme dimagranti, consigli su come combattere la cellulite e palestre che aiutano a vincere la prova costume. Tutti queste informazioni non fanno altro che confermare e cristallizzare un’idea ben definita di bellezza. E a ciò si aggiungono i protagonisti dello show business che con i loro sorrisi smaglianti e addominali scolpiti fanno credere che la bellezza abbia solo una faccia, la loro.
Dunque, la cultura influenza la nostra percezione fisica. Se quindi si ha un po’ di pancetta o non si ha più la chioma fluente dei vent’anni, si può credere di essere lontani dai canoni estetici approvati dalla società. Tutto questo porta a sentirsi a disagio e talvolta a perdere fiducia in se stessi.
Questo calo dell’autostima può creare problemi nella vita sessuale, arrivando a considerare il sesso come qualcosa di stressante, difficile da gestire e per questo da evitare. Una rappresentazione distorta di sé e del proprio corpo può quindi portare a pensare che l’intimità sia troppo impegnativa e faticosa. Inoltre può far pensare che sia meglio accantonarla per risparmiarsi ansie e insoddisfazioni.
Se anche tu preferisci rinunciare alla vita sessuale perché provi vergogna a mostrare il tuo corpo, ritenedolo non in linea con la bellezza universalmente intesa, ricorda che il sesso è qualcosa di naturale e spontaneo e che scoprendo come accettare il proprio corpo riuscirai a lasciarti andare e provare piacere.
La strada per il piacere? Accettare il proprio corpo
Non sentirsi attraenti e desiderabili, come anticipato, non permette di lasciarsi andare. Durante il sesso, troppo concentrati sui chili in eccesso o sui muscoli poco allenati, non ci si rilassa e si rischia di perdere di vista il piacere sessuale e l’intesa tra i corpi.
Accettare il proprio corpo non solo rappresenta un gesto d’amore e di rispetto verso se stessi, ma aiuta anche a vivere l’intimità in modo completo e sincero. Essere consapevoli e accogliere i propri pregi e difetti è indispensabile per riportare l’attenzione sul rapporto intimo e per goderne ogni suo aspetto. Fiducia in se stessi e autostima sono quindi la chiave per raggiungere il piacere e avere una vita sessuale piena e appagante.
Odio il mio corpo: la terapia per ritrovare fiducia in se stessi
Se dunque per poter vivere al meglio la sessualità è necessario non odiare il proprio corpo ma amarlo, non sempre tale soluzione risulta facile da realizzare. Spesso, infatti, si cade in un circolo vizioso da cui è difficile uscire.
Evitare il sesso per paura di essere criticati o non accettati dal partner mina la fiducia in noi stessi. Anche vivere nella convinzione che ogni altra donna o uomo siano più attraenti di noi indebolirà la nostra autostima. Percepire tutto questo come fonte di pericolo per la relazione può compromettere la capacità di lasciarci andare al desiderio. Per queste ragioni tornare ad accettare il proprio corpo permette di vivere nuovamente con piacere i momenti di intimità.
In questo caso, la psicoterapia potrà aiutare ad aumentare l’autostima e a ripristinare una giusta immagine di sé per accettare il proprio corpo. È infatti da un’idea distorta del proprio corpo, ritenuto non degno dello sguardo e a volte perfino dell’amore del partner, che si innesca il circolo vizioso che porta alla rinuncia dei rapporti sessuali. In alcuni casi tutto questo peggiora e si trasforma in una paura patologica, la dismorfofobia.
Se ti trovi in questa situazione, se ripeti spesso “odio il mio corpo” e se hai difficoltà a ritrovare fiducia in te stesso, affidati ad un terapista che saprà accompagnarti in un cammino di consapevolezza e amore del tuo corpo. Grazie alla terapia capirai come accettare il tuo aspetto fisico e come scoprire la tua bellezza, personale e unica e per questo speciale. Riuscirai anche a guardare con occhi nuovi i canoni estetici irraggiungibili e spesso finti proposti dai media.
Amando e accogliendo il tuo corpo potrai rivivere il piacere sessuale e l’unione con il partner. Lo scambio con l’altro non sarà più fonte di preoccupazioni e timori. Sarà invece un gioco di scoperte e complicità che ti ridonerà gusto, sicurezza e serenità.
Dismorfofobia: quando si vuole nascondere il proprio corpo
Il termine non sarà noto a molti, ma la dismorfofobia colpisce parecchie persone. Si tratta di una patologia mentale. Consiste nel focalizzarsi ossessivamente, spesso senza una valida ragione, su una parte del proprio corpo ritenendola talmente imperfetta da volerla nascondere ad ogni costo.
Quando è in compagnia, chi soffre di dismorfofobia prova forte disagio perché teme che gli altri si accorgano immediatamente del suo difetto fisico. Può accadere che si cerchi di celare i difetti con ogni strategia, fino ad arrivare all’impiego della chirurgia estetica. Ma anche questa scelta drastica non aiuta a comprendere come accettare il proprio corpo. Infatti capita che anche dopo l’intervento del chirurgo, l’attenzione ossessiva verso il particolare estetico rimanga.
La dismorfofobia può condizionare ogni aspetto della vita di chi ne soffre, dal lavoro alle relazioni sociali. Tuttavia un sostegno arriva dalla psicoterapia che può riportare nel quotidiano tranquillità e fiducia in se stessi.
© Dott.ssa Giovanna Verde